Siamo a Maranzana, piccolo comune del Monferrato astigiano.
Ai margini del centro abitato c’è il Bosco delle Sorti, splendida oasi naturale, boschiva, con sentieri percorribili a piedi, in bicicletta e a cavallo.
In paese poi c’è la casa museo di Giacomo Bove, intraprendente esploratore che dal Monferrato perlustrò il mondo intero.
Mentre sulla sommità della collina, proprio nel centro del paese, si erge maestoso il castello.
Citato persino nella Galleria delle Carte, nei Musei Vaticani, il castello di Maranzana sembra sia stato edificato intorno al XIII secolo.
La posizione è magnifica, che storicamente si traduce con “strategica”.
Il maestoso edificio aveva infatti funzioni difensive e ancora oggi possiamo notare la presenza di specole di osservazione, feritoie, passaggi segreti, sotterranei, cunicoli che collegano alle colline vicine (questi non più percorribili) e persino un piano seminterrato in cui sarebbe presente un trabocchetto; il seminterrato è attualmente inaccessibile perché la porta che vi conduce è murata, ma in un futuro non troppo lontano potrebbe essere aperta! Sulla torre est è visibile anche il foro dal quale si scaricavano bitume, olio bollente e sassi su chi tentava di assaltare le mura.
C’è una curiosa particolarità che caratterizza questo, come altri castelli del Monferrato: la compresenza di più torri quadrate e una rotonda.
Si accede ancora attraverso quello che era il ponte levatoio, ora in muratura.
Questo castello ha un’altra particolarità: ha un’anima green! E la deve ai suoi attuali proprietari.
Ma facciamo un salto indietro nel tempo.
Siamo nel 1802 e i Marchesi Ghilini, che acquisirono il titolo marchionale sul feudo di Maranzana nel 1670, appropriandosi del castello, navigano in cattive acque.
Sono costretti a vendere le loro proprietà, come il bellissimo palazzo Ghilini di Alessandria (ora sede della prefettura e dell’amministrazione della provincia) e le residenze di campagna, tra cui il castello di Maranzana.
Quest’ultimo viene rilevato da due gentiluomini del paese, uno dei quali è un ricco proprietario terriero, produttore di vini e antenato di Paola, l’attuale proprietaria.
Una parte del castello è quindi la casa di famiglia a cui Paola è molto affezionata e in cui ha scelto di vivere e lavorare con il marito.
L’idea geniale di Paola e Giorgio è stata quella di coniugare lo charme fiabesco di un castello antico con lo spirito green di un’impresa agricola.
Nel grande orto e nei frutteti Giorgio produce tutto ciò che serve in cucina e alleva gli animali nel “recinto del ruscello”, in un grande spazio verde dedicato anche a passeggiate e pic-nic all’ombra delle possenti mura del maniero.
Il ristorante (allestito nel salone con camino cinquecentesco o nel giardino fiorito) propone quindi un menù a km 0, con prodotti e ricette del territorio, nel rispetto della stagionalità e della scelta delle materie prime.
L’atmosfera, grazie a questo spirito, pur in un contesto di antica eleganza e nobiltà, è familiare e genuina.
Le tre suites permettono di dormire in un castello, ma con tutti i comfort moderni. E infine la piscina offre ristoro dal caldo estivo e suggestivi scorci, alle spalle le mura del castello e davanti i paesaggi monferrini.
Azienda agricola Ma che bel castello
Piazza Guglielmo Marconi, 10
14040 Maranzana (At)
www.aziendamachebelcastello.it
aziendamachebelcastello@gmail.com
+39 0141 777210
+39 377 4380341