Il Sacro Monte di Crea è una delle tappe obbligate durante un viaggio nel Monferrato.
Per i monferrini di ogni generazione è un luogo di richiamo incredibile e non solo per i credenti! Un mix di caratteristiche che vi raccontiamo qui, naturalistiche, artistiche, spirituali e alchemiche, rendono questo luogo così affascinante da desiderare di tornarci saltuariamente. Provate e raccontateci le vostre sensazioni…
Assieme agli altri Sacri Monti (2 in Lombardia e 7 in Piemonte) è patrimonio mondiale Unesco ed è un tuffo nell’arte, nella spiritualità, ma anche nella natura, trovandosi immerso in un parco naturale, il parco di Crea, che regala sentieri, passeggiate di grande fascino tutto l’anno.
I Sacri Monti
I Sacri Monti sono dei gruppi di cappelle, chiesette, monasteri ed eremi, dedicati al culto e alla fede cristiana. Hanno una profonda valenza spirituale e, visto il contesto in cui sono situati, tra boschi e colline, rappresentano anche un prezioso patrimonio paesaggistico.
Non solo: veri e propri scrigni di opere d’arte importanti, come affreschi e statue che rappresentano una tappa suggestiva per i visitatori, fedeli e non.
Il Sacro Monte di Crea
Il Sacro Monte di Crea, a Serralunga di Crea, è decisamente uno dei più belli. Innanzitutto, per il suo panorama: situato su una delle colline più alte del Monferrato, l’antica collina di Cardalona, offre un panorama mozzafiato fino alle Alpi, che anticamente si traduceva in una posizione estremamente strategica.
Il Sacro Monte di Crea si diffonde con le sue cappelle fino al Santuario Mariano, in una salita immersa nel verde. Un itinerario che è antichissima meta di pellegrinaggio, fin dai tempi del Medioevo; o forse anche prima, visto che la sacralità dei monti ha origini pagane. Questo sarebbe confermato dal ritrovamento di pietre scolpite, riemerse durante la costruzione, che rimandano a culti precristiani (queste pietre sono conservate nel relais sant’Uffizio a Cioccaro di Penango, struttura ricettiva sorta in un ex monastero). Il santuario è stato costruito nel 1589 su iniziativa del priore lateranense Costantino Massino, che propose l’idea del percorso devozionale per favorire la preghiera e la meditazione. Il forte legame tra il Santuario e la dinastia regnante del Monferrato favorì la partecipazione di importanti artisti come il Moncalvo, i Prestinati, i De Wespin. Durante il XVIII secolo il Sacro Monte cadde in stato di abbandono, ma dal 1885 cominciò una sistematica campagna di restauro supportata dal vescovo Nazari di Calabiana.
La suggestiva Basilica di Santa Maria Assunta è il punto di inizio della visita al Sacro Monte e racchiude un mistero… L’impianto sembra risalga al 1152 e custodisce la preziosa scultura lignea della Madonna, importantissimo simbolo devozionale. La particolarità di questa Madonna è legata al suo colore: prima del restauro era infatti nera! Sono molteplici le madonne nere trovate in tutto il mondo, probabilmente collegate a culti precristiani. Secondo la versione ufficiale, però, il restauro ha solo eliminato una patina nera causata dal fumo delle candele…
A destra dell’altare maggiore troviamo una serie di importanti affreschi dedicati al martirio di santa Margherita, ma in cui sono raffigurati anche i nobili del Monferrato, tra cui Guglielmo VIII. Particolarmente emozionante è la galleria che ospita la collezione di ex-voto.
In pratica un libro di storia monferrina!
La Via Sacra è la vera protagonista: un sentiero che si snoda attraverso le 23 cappelle e i 5 romitori, ognuno contenente statue a grandezza reale, rappresentanti la vita della vergine Maria.
Il culmine dell’itinerario si ha una volta giunti alla Cappella dell’Incoronazione della Vergine detta anche cappella Il Paradiso, una pianta circolare con un assetto architettonico insolito, dove la collocazione delle statue, poste all’interno della cupola a cono, da come l’impressione di ascensione al cielo.
Il Parco in cui è immerso il Santuario è riserva naturale speciale ed è caratterizzato dalla presenza di molte specie floreali del sottobosco e da una ricca fauna locale tra cui tassi, scoiattoli e volpi.
Alla fine del percorso possiamo rinfrancarci dalla fatica fermandoci al Ristorante Osteria Crea, nella piazzetta antistante la Basilica.
Altre info: https://www.sacrimonti.org/sacro-monte-di-crea
Distanze: da Cereseto 6 km, da Treville 8 km, da Moncalvo 9,5 km, da Cella Monte 12 km, da Camino 12 km, da Odalengo Grande 13 km, da Odalengo Piccolo 16 km, da Casale Monferrato 17 km