Cento chilometri nella natura per scoprire una zona poco battuta dalle guide turistiche
C’è un sentiero lungo 100 chilometri che collega 11 Comuni della Valcerrina e in questi primi scorci di autunno è soluzione ideale per caratterizzare un weekend diverso dal solito se si è amanti del trekking e di ogni attività all’aria aperta. Un mix di strade sterrate e piccoli tratti asfaltati a bassa percorrenza che si intrecciano a nord con la Ciclabile Vento e a Sud con la Superga-Crea. È così che prende vita “Il Monferrato dei Castelli Bruciati”. Questo progetto, nato nel 2016 dall’Unione dei Comuni della Valcerrina, con l’intento di far conoscere un territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche in una zona poco sponsorizzata dalle guide turistiche del Monferrato, ha avuto una battuta d’arresto a causa della pandemia dell’ultimo biennio. Realizzato grazie ai contributi del Bando GAL Astigiano e Basso Monferrato destinati allo sviluppo rurale, le varie amministrazioni comunali stanno facendo di tutto per accelerare il processo con iniziative ed eventi specifici.
Nelle scorse settimane a Mombello Monferrato, uno dei Comuni partecipanti, è stato inaugurato il Belvedere Panoramico. Aperto al pubblico un punto ristoro con panchine e tavolini perfetti per una sosta pic-nic. Un’agile staccionata delimita la zona nella quale è stato installato anche una zona ricarica per biciclette elettriche a conferma di come uno degli obiettivi sia quello di avvicinare anche gli amanti delle due ruote in ogni sua versione più green.
I Paesi che fanno parte del percorso sono in rigoroso ordine alfabetico Camino, Castelletto Merli, Cerrina, Coniolo, Gabiano, Mombello Monferrato, Moncestino, Odalengo Grande, Pontestura, Solonghello e Villamiroglio. E perché chiamarlo proprio “Il Monferrato dei Castelli Bruciati”?
La denominazione ha una valenza storica e fa riferimento ai fatti avvenuti all’epoca dell’imperatore Federico I “Il Barbarossa” (1122-1190). Nel periodo delle guerre in Italia l’imperatore, nell’intento di sottomettere alcuni comun,i si rese protagonista di saccheggi, distruzioni di interi centri abitati per mezzo di fuoco e armi. Così la tradizione ci rimanda all’immagine di questi antichi manieri infuocati.
Lungo il percorso il visitatore sarà accompagnato da una comunicazione integrata fatta di mappe, segnaletica in loco e indicazioni di viaggio anche in QR Code. L’itinerario ha una prima frazione lunga 23 chilometri che si articola principalmente all’interno di una zona boschiva collinare. Si passa poi per Gabiano (12 km) in un tratto caratterizzato da distese di vigneti e noccioleti prima di tornare nel polmone verde che si affaccia sulla pianura vercellese (10 km). Poi si scende verso il fiume toccando il Comune di Camino (13 km) entrando nell’area naturale del Parco del Po. Con calma si risale verso Coniolo, rientrando nella Valcerrina in un lento via-vai attraversando i vari borghi (31 km) dell’Unione. L’ultimo tratto, una decina di chilometri, è nuovamente caratterizzato dalla natura e ci permette di raggiungere il punto di partenza (Frazione Valle Cerrina).
In tutto questo viaggio si incontrano 33 chiese e 8 castelli. Sarete bravi a individuarli tutti?