Morsasco è uno dei tanti meravigliosi borghi che costellano il Monferrato.
Qui, in particolare, siamo nell’Alto Monferrato.
Morsasco dista da Ovada appena un quarto d’ora, così come da Acqui Terme .
Come tutto l’acquese, il territorio fu abitato nella preistoria anche qui dai Liguri Stazielli. Essi combatterono duramente contro i Romani.
Poi ci fu l’avvento dei barbari.
Le prime notizie scritte su Morsasco risalgono al 1224, quando i Marchesi del Bosco donarono il territorio ai Malaspina di Cremolino, ramo derivante dal capostipite Corrado Malaspina, detto l’Antico da Dante Alighieri .
L’ultima erede dei Malaspina portò poi in dote Morsasco al marito Giovanni Battista conte di Lodron, di nobile famiglia trentina. Sappiamo che Lodron giunse in Monferrato nel 1522 con le truppe imperiali di Carlo V (e un esercito di lanzichenecchi…). Morì anche in Monferrato, difendendo il castello di Casale e venne seppellito nella chiesa del monastero della Santa Croce dei padri eremitani di Casale.
Alla fine del ‘500 terminò la dinastia dei Lodron di Morsasco, quindi il feudo tornò alla camera ducale dei Gonzaga.
Nel 1599 acquistarono feudo e castello i ricchi patrizi genovesi Barnaba Scotto e Isabella Centurione. Diventati principi del Sacro Romano Impero nel 1654, acquisirono il diritto di esercitare giurisdizione criminale sui sudditi; questo ci spiega la presenza della “Casa del boia” nella piazza del paese. Su questo edificio era posta la trave dove pendeva il canapo per le impiccagioni.
Cuore pulsante di Morsasco è l’imponente castello che ha ospitato nei secoli le nobili famiglie citate.
Il maniero domina la valle Bormida e lo sguardo può scorgere Alessandria a est, le colline di Acqui Terme a ovest, il massiccio del monte Rosa a nord e l’appennino ligure a sud.
Nel bellissimo edificio troviamo sale affrescate e antichi camini, stemmi originali e teste di leone (simboli araldici dei Lodron). Persino la sala per il gioco della pallacorda; la bellissima sala dell’Aurora; la cappella privata dedicata a Santa Caterina, le antiche prigioni nella torre, che custodiscono le iscrizioni e i disegni degli sfortunati detenuti. I vecchi granai, e addirittura una sala per l’affumicatura dei cibi (che richiese il conte Lodron, abituato a quel sapore tipicamente usato per la conservazione delle carni nelle sue terre natie).
Il castello venne restaurato dai nobili Pallavicino che acquistarono la residenza nel 1916 dall’ultimo erede dei Centurione.
E dagli anni ’80 è di proprietà di Aldo Cichero, noto architetto navale e designer che dal 2006 lo vive pienamente con la moglie. Grazie a loro, il castello è visitabile.
Un’immersione, oltre che nella storia che trasuda dalle pareti e dettagliatamente narrata dai proprietari, anche nell’arte che contamina ogni angolo dell’edificio! Nel dongione del ‘200 trovano posto dipinti e sculture di arte contemporanea, parte della collezione della famiglia Genzini. Dipinti e manufatti, provenienti da tutto il mondo, trovano una naturale collocazione negli storici spazi. Inoltre, il personale archivio nautico di Cichero e una invidiabile collezione di manodomestici negli antichi granai. Per concludere in bellezza, si possono visitare anche le splendide cantine contenenti antiche ed enormi botti in legno (una può contenere fino a 20.000 litri di vino!)
Nel parco del castello domina un maestoso ippocastano e da qui si gode di una vista spettacolare!
Camminando per il borgo si incontrano anche tante piccole chiesette, alcune molto antiche, come quella di san Vito (questa posta leggermente fuori dal centro abitato), forse preesistente al paese stesso.
Un’altra tappa imperdibile nel vostro viaggio attraverso il Monferrato!
Per info
Comune di Morsasco, via Matteotti 10
Tel. 0144 73022
Castello di Morsasco
www.castellomorsasco.it
castellodimorsasco@gmail.com
via Castello 11
15010 Morsasco (Al)
Tel. +39 334 3769833
Si ringraziano Aldo Cichero e Franca Mollo per la narrazione e le foto del castello.
Si ringrazia il circolo culturale I Marchesi del Monferrato dal cui sito abbiamo tratto informazioni storiche www.marchesimonferrato.it
Distanze:
da Ovada 8 km, da Acqui Terme 6,5 km, da Tagliolo Monferrato 9,7 km, da Nizza Monferrato 28 km, da Casale Monferrato 66 km, da Asti 68 km