Basilica Don Bosco
Basilica Don Bosco

I santi, i vini e i paesaggi di Castelnuovo Don Bosco

Come molti altri borghi del Monferrato, anche Castelnuovo don Bosco rivela la presenza di nuclei abitativi già in epoca romana. Mentre la nascita del comune avviene nel 1160.

Castelnuovo Don Bosco è conosciuta come il paese dei santi e dei vini.

Partendo da queste particolari qualità, si può creare un interessante itinerario alla ricerca dei luoghi e delle case in cui vissero i personaggi della tradizione spirituale e ovviamente un circuito vinicolo.

Il più noto tra questi santi è Giovanni Bosco, nato nel 1815, a 9 anni ha già la prima vocazione; dedica la sua vita alla salvezza delle anime dei giovani e per raggiungere questo scopo elabora un piano educativo completo, che va dalla formazione umana a quella professionale, sapendo bene che molti giovani in quel periodo storico vivono in estrema povertà. Spesso in forte contrasto con le gerarchie ecclesiastiche, Don Bosco trovò supporto nel Papa dell’epoca, Pio IX che approvò anche la Fondazione della congregazione salesiana. In suo onore Castelnuovo d’Asti fu ribattezzata Castelnuovo Don Bosco e tra le verdi colline del Monferrato oggi spicca ben visibile il santuario a lui dedicato e che ogni anno viene visitato da tantissimi pellegrini.

Basilica di Don Bosco
Basilica di Don Bosco

Altro importante personaggio è San Giuseppe Cafasso, padre spirituale di Don Bosco, viene ricordato per l’assidua assistenza ai carcerati e ai condannati a morte a cui lui portava conforto. In paese in via Aliberti, nella sua casa natale, ora vi è piccolo santuario.

Casa natale san Cafasso
Casa natale San Cafasso

Sempre di Castelnuovo è il beato Giuseppe Allamano, nipote del Cafasso, passò la sua vita tra attività missionarie e ideò la giornata missionaria mondiale.

San Domenico Savio è conosciuto come il Santo delle culle; passò la sua brevissima vita ad aiutare i compagni in difficoltà e aiutò con un miracolo il difficile parto della madre.

Infine il cardinale Giovanni Cagliero, che seguendo l’esempio di Don Bosco, divenne salesiano, partì per la Patagonia nel 1857 e rimase in Sudamerica, fondando ovunque missioni e scuole.

Da visitare quindi senz’altro, nella frazione Becchi, il Colle Don Bosco, dove sorge il complesso dell’istituto salesiano e il tempio dedicato al santo; il museo etnografico e delle missioni nel mondo e il museo della vita contadina dell’Ottocento.

Ma poi proseguite la vostra visita girovagando per il paese e le sue frazioni e  provate a indovinare il perché di questo concentrato di spiritualità…

Come si intuisce dal nome, Castelnuovo sorgeva intorno a un castello, di cui oggi rimangono solo poche tracce; ben visibile è l’antica torre medievale dei Rivalba. Accanto ad essa sorge la chiesa della Madonna del castello di epoca barocca, mentre a poca distanza, la chiesa parrocchiale di sant’Andrea conserva un dipinto attribuito a Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo.  Vicino alla piazza principale troviamo edifici di epoche diverse dal medioevo al Liberty, come villa Filippello, palazzo Rivalba e la casa natale di san Giuseppe Cafasso.

I dintorni sono ricchi di frazioni interessanti: a Mondonio troviamo la casa di San Domenico Savio e il castello dei Turco, nonché la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Rosario e San Giacomo e la chiesa di Santa Maria di Rasetto, una delle tipiche chiesette romaniche di cui il territorio è costellato. A tal proposito vi suggeriamo di leggere e scaricare la guida dell’associazione Turismo In Collina per sperimentare il “cammino romanico” tra Castelnuovo e Albugnano.

In frazione Bardella troviamo l’antica fonte solforosa e l’antico forno.

 A Nevissano possiamo visitare una piccola borgata con case in pietra sorte alla fine del XVII secolo.

Tutta l’area circostante è importante per la produzione di famosi vini: il Freisa, un vitigno tipicamente monferrino, viene coltivato dall’inizio del 1500. E il Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, antico vitigno di origine greca, importato dai veneziani.

Ma anche i vitigni autoctoni di bonarda piemontese; ovviamente il Barbera, e l’Albugnano DOC, un vitigno Nebbiolo, tipico dei comuni di Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti e Passerano Marmorito. Queste sono le cantine che potete visitare per una degustazione e per l’acquisto di ottimi vini:

Cantine Terre dei Santi
Cantina Graglia
Cascina Gilli
Tenuta Tamburnin che è anche uno splendido resort

Se oltre ai vini apprezzate anche i distillati, non potete perdervi una visita all’Antica Distilleria Quaglia, per degustare o acquistare liquori artigianali tipici.

E se ancora non vi basta, dovete sapere che Castelnuovo sorge in un ambiente naturalistico unico! Qui, infatti un’associazione di persone e istituzioni protegge e tutela i boschi di Muscandia, una fitta area intatta di antichi boschi, ricca di biodiversità; un ecosistema preziosissimo per il presente e per le generazioni future. L’associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie propone periodicamente ecoitinerari alla scoperta di questi luoghi incontaminati!

Sempre per gli amanti della natura, nei periodi fioritura, ci sono gli spettacolari campi di lavanda della Cascina Gelosia.

Ovviamente vi converrà fermarvi qualche giorno per godere al meglio di questa zona, quindi vi consigliamo di soggiornare al Relais Conac 1888 o alla Tenuta Tamburnin.

Distanza da: Cocconato 13 km,  Odalengo 30 km, Moncalvo 35 km

Credit ph Basilica Don Bosco www.colledonbosco.org
Info eventi comune di Castelnuovo Don Bosco

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

Altre storie
Ricetta bonèt piemontese
Bonèt, dolce tradizionale piemontese, con e senza cacao