Nel Monferrato casalese può capitare che entrando in panetteria i clienti comincino a guardarsi con sospetto. Perché “buttato l’occhio” oltre il bancone ci si accorge con rammarico che è rimasta una sola grissia.
Non si può sapere se chi ci precede ordinerà del pane comune, roselle, baguette, grissini o, non sia mai, proprio quell’ultima grissia. Può capitare, e la giornata prende una piega diversa. Intendiamoci, il pane è buono in ogni sua forma, è una benedizione e se quella signora che è arrivata poco prima di te ha scelto proprio la grissia, te ne farai una ragione. Uscirai dalla panetteria con qualcos’altro e probabilmente finirai per prendertela con chi ti sta accompagnando perché, per guardare quell’inutile vetrina, ti ha fatto ritardare 2 minuti, fondamentali.
A meno che la signora che ti precede non si accorga per tempo della tua delusione e con una gentilezza che forse tu non avresti avuto nei suoi confronti, ti proponga di dividerla. È successo. Ma facciamo un passo indietro.
La grissia monferrina è il tradizionale pane a pasta dura tipico del Monferrato Casalese.
È sostanziosa, soffice, saporita ed è bellissima da vedere perché, in modo ancora artigianale, viene lavorata affinché riesca ad assumere quella forma così originale che è difficile da spiegare, perché non assomiglia a qualcosa di preciso (due chiocciole che scambiano effusioni?), assomiglia alla grissia. Abbiamo messo la foto apposta.
Proprio l’originalità della forma richiede una cottura “al contrario” per poi venire girata a fine cottura. Dopo un primo strato di crosta si apre all’interno un mondo di “soffice mollica” ideale per posarci sopra una fetta di salame monferrino, una muletta (una straordinaria De.Co che merita un capitolo a parte), aglio sfregato e bagnato da olio di oliva e un pizzico di sale (mai sentito parlare della sòma d’aj?) una tometta stagionata, ma anche del gorgonzola, che non è che in Monferrato non lo si mangia e apprezza.
Quindi, un buon modo per immergersi nella “casalesità”, prevede di organizzarsi per una gita con Destinazione (Casale) Monferrato o colline dei dintorni e ricordarsi di acquistare tutto ciò che serve per un assaggio abbondante di grissia, che bisogna accompagnare con due bicchieri di Grignolino: il primo per aprire il palato, il secondo per salutare la grissia.
Ricordandosi di ringraziare quell’adorabile signora che ha accettato di dividerla.
Generosità del Monferrato.