Tamburello nel Monferrato

Fra calcio e tamburello

Luca Vergnasco e le sue passioni tutte Monferrine

Ci eravamo lasciati alcuni mesi fa scrivendo qualche riga rapida sull’apertura della nuova stagione di Tamburello a Muro, appuntamento classico e sentitissimo per migliaia di appassionati e fedelissimi del nostro Monferrato. Le otto squadre di Serie A ai nastri di partenza, una formula rivisitata causa limitazioni covid per serie B e Serie C che componevano un torneo unico nel suo sviluppo con finali poi riservate alle categorie originarie, ma non eravamo scesi nel dettaglio di quello che è tutto il comparto emozionale e soprattutto romantico di un mondo che andrebbe studiato e conosciuto meglio perché nasconde storie e aneddoti davvero incredibili.

E così, guardando con curiosità qualche partita fra i vari sferisteri, ognuno con le sue tipicità e punti caratteristici, ci siamo imbattuti nella curiosa storia di Luca Vergnasco, 25 anni di Olivola, capace di conciliare ormai da anni il suo impegno calcistico e la sua passione per il tamburello a muro. Ha deciso di suddividere ogni stagione in periodo invernale ed estivo, proprio per dare uno spazio preciso ad entrambe le discipline, ma starci dietro non è mica semplice. Luca è la punta di diamante della Junior Calcio Pontestura, squadra militante nel campionato di Prima Categoria che gioca le sue partite casalinghe a Casale Monferrato. Un giocatore tecnico, ma al tempo stesso devastante dal punto di vista atletico. Capace di emozionare con le sue giocate, così come ha fatto pochi giorni fa con il suo gol in pallonetto che ha permesso alla sua squadra di vincere il derby con il Palazzolo.

E poi il tamburello, che quest’anno grazie alle modifiche del calendario, ha potuto viversi con maggior presenza nella squadra del cuore, Vignale, con la quale nel 2019 aveva già vinto un Campionato di Serie B. Quest’estate è arrivato il successo in Coppa Italia superando i rivali nonché la squadra che negli ultimi anni ha vinto tutto, il Grazzano Badoglio con lo straordinario risultato di 19-10. Un successo che di fatto va in parte a far dimenticare la sconfitta nella stessa competizione del 2017 che rimase un boccone amaro da digerire. Riuscire a star dietro agli allenamenti di entrambi gli sport non è la parte più complicata: il vero problema arriva la domenica quando si deve scendere in campo in entrambe le discipline. Motivo per cui in tanti anni Luca ha preferito vestire la maglia del Vignale di Serie B che gioca le sue partite al sabato pomeriggio. Quest’anno però non si poteva non rispondere alla grande chiamata anche se per le prossime e decisive partite sarà un bel problema. Vignale si giocherà le semifinali di campionato ma al tempo stesso la stagione calcistica entrerà nel vivo. Come si farà? Il teletrasporto non l’hanno ancora perfezionato ma con la passione spesso si fanno miracoli.

Luca come tanti ragazzi della sua età si è avvicinato al tamburello ai tempi delle scuole. Inizialmente come un passatempo, poi negli anni è diventato un qualcosa di più. Certo, nel momento in cui si decide di fare due sport contemporaneamente, qualcosa dal punto di vista tecnico si può rischiare di tralasciare, ed infatti il percorso di miglioramento negli ultimi anni è stato faticoso ma al tempo stesso pieno di soddisfazioni. Fare il fondocampista non è per tutti e riuscire a farlo anche per qualche partita di Serie A è un motivo di vanto. Luca completa le rotazioni della squadra che è stata allestita per provare a vincere tutto e spesso scende in campo anche con il ruolo di terzino. Quello che conta è dare il proprio contributo alla causa anche perché qua si gioca anche e soprattutto per il prestigio e rivalità fra i paesi.

Squadra di Tamburello

E non c’è da scherzare. Anche se dopo le battaglie sul campo, ogni post partita si trasforma in una festa con terzi tempi offerti fra le varie squadre, il lunedì al bar del Paese poi non si parla d’altro. Di fronte a vere enciclopedie storiche di questo sport come gli anziani non di rado si finisce a discutere su quel “quindici” (il punto nel tamburello) che si poteva giocare meglio, o quella giocata troppo azzardata che poteva costare la partita. Con Grazzano Badoglio come dicevamo prima è la partita più sentita, così come nel calcio per Luca il derby contro lo Stay O’ Party. Quelle sfide che valgono di più per tanti motivi e che sono l’essenza di tutto. Però ci sono anche altri campi divertenti come Portacomaro con il suo asfalto velenosissimo oppure la “Bombonera” di Castellalfero con il suo caratteristico muraglione ripidissimo.

Allo sferisterio di Vignale non è vero che si gioca un tamburello più lento, semplicemente il gesto tecnico esce più pulito grazie al fondo regolare e mediamente le partite durano di più. Dalle due alle quattro ore, ma fidatevi che appena capirete un po’ le regole del gioco non vi annoierete mica e non sarà solamente per il “tam-tam” dei tamburelli.

Luca farà di tutto per rimanere in questa categoria perché stare con i migliori aiuta a migliorarsi sempre. Fra i giocatori più forti del campionato secondo lui non si può non citare Fracchia del Grazzano, anche se i suoi due compagni del Vignale, Valle e Tibaldero, hanno dimostrato di essere giocatori capaci davvero di fare la differenza. Se però non volete metterlo in difficoltà non fategli la fatidica domanda “se proprio dovessi abbandonare uno dei due sport quale sceglieresti?”. Sicuramente la passione per il calcio ed il peso specifico che ricopre all’interno del panorama del nostro territorio potrebbero farlo vacillare per qualche secondo, ma un’eccezionalità di questo tipo va difesa con i denti fino alla fine.

Conoscete qualcun altro che milita in una squadra di Serie A di uno sport ma eccelle anche in un’altra disciplina? Storie di sport, storie di ragazzi attaccati alle proprie tradizioni, storie che solamente in Monferrato possono succedere

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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