Quando si parla di Monferrato si è portati naturalmente a pensare a colline, con vigneti e, magari, noccioleti, tuttavia non sempre è così: il territorio monferrino, infatti, supera spesso le nostre aspettative ed è in grado di regalare scenari diversi ma pur sempre bellissimi, oltre che di grande fascino. Insomma, è davvero difficile rimanere delusi, mentre è al quanto semplice essere sorpresi, ovviamente piacevolmente.
Ne è un esempio Castelnuovo Bormida, un grazioso borgo al confine con la piana di Alessandria e, quindi, non certo in collina, nel quale la vita non segue i ritmi frenetici dei centri di maggiori dimensioni, preferendo, piuttosto, quelli più lenti e naturali della campagna. La quiete e la calma si toccano con mano, così come l’innegabile fascino di un (ex) feudo che si affaccia su un fiume come il Bormida (è facile sentir dire la Bormida da chi è della zona), che, nonostante la sua portata d’acqua, scorre senza impeto, trasmettendo un ulteriore senso di tranquillità a chi visita il borgo.
Le sue origini, come facilmente intuibile ammirando il maniero che domina l’intero comune, sono da attribuire al periodo medievale. Attraverso l’analisi di alcuni documenti storici si è visto come la fondazione di questo feudo sia da ricondurre, probabilmente, al desiderio di espansione da parte dei vescovi della non lontana Acqui Terme, che avevano ricevuto in dono dall’imperatore Ottone III di Sassonia parte del territorio dell’antico fondo.
Il comune – che si sviluppa sulla riva destra del Bormida – non è di grandi dimensioni, ma offre vari scorci e luoghi di interesse che vale la pena esplorare.
La cinta muraria del feudo purtroppo non esiste più, ma il castello è ancora ben conservato e regala sicuramente un quadro suggestivo. Dopo una prima edificazione, nel corso dei secoli vide susseguirsi numerosi rifacimenti, aggiunte e modifiche, come d’altronde capita spesso per strutture di questo genere.
Da notare e non assolutamente scontato è il ponte levatoio, tutt’ora integro, che, affacciandosi sul Bormida, testimonia l’antica presenza di un porto fluviale, che serviva soprattutto a collegare questo borgo con quello di Cassinelle, grazie all’utilizzo di un traghetto, ancora in funzione nel Novecento.
Oltre al castello, da ammirare sono le diverse chiese, tra cui quella dei Santi Quirico e Giulitta, la cui più antica costruzione risale probabilmente al 1232, ma che, un po’ come nel caso del maniero, vide diverse fasi, l’ultima della quali avvenuta negli anni ’70 del secolo scorso e che portò a una nuova facciata.
Castelnuovo Bormida è famoso anche per l’omonima battaglia dell’11 gennaio 1704, durante la guerra di secessione al trono di Spagna (1701-1704), che vide lo scontro tra un’armata austro-piemontese e una francese, guidata dal maresciallo Vandôme. Dopo feroci scontri, non privi di difficoltà, gli Austro-piemontesi riuscirono a proseguire la loro marcia.
Infine, da non dimenticare, è che questa è una zona votata alla viticoltura, con tutti i vini tipici del Monferrato Acquese, come Moscato, Bracchetto, Cortese, Dolcetto d’Acqui e Barbera del Piemonte e del Monferrato.
Insomma, non posso che consigliare una visita a questo borgo che, proprio perché fuori dai più famosi itinerari turistici, è un’assoluta sorpresa che merita di essere scoperta!
Castelnuovo Bormida dista da: Maranzana 11 km, Acqui Terme 14 km, Cremolino 16 km, Rocca Grimalda 16 km, Mombaruzzo 17 km, Molare 20 km, Ovada 20 km, Nizza Monferrato 23 km, Novi Ligure 28 km, Gavi 34 km