Nella prossima stagione il Monferrato sarà rappresentato da due squadre in A1
In fin dei conti lo si capiva già dal claim scelto ad inizio stagione dal club: “Casale gioca di squadra” e di fatto la Canottieri Casale non ha tradito le aspettative sulla terra rossa in un 2021 a dir poco eccezionale che merita una menzione fra le eccellenze a 360° del nostro territorio.
Il 12 dicembre la squadra maschile, trascinata dal veterano Marco Bella, ha avuto la meglio con il punteggio di 3-1 contro il Ferratella Sporting Club, raggiungendo così dopo sei stagioni di Serie A2 la promozione nel massimo campionato. Un cerchio che si è chiuso praticamente dove tutto era ricominciato. Nel 2015 quella volta Roma restò indigesta: contro il Due Ponti Sporting Club arrivò la retrocessione in seconda divisione dopo un campionato fra alti e bassi ma come spesso accade è proprio dalle sconfitte che ripartono le storie più ambiziose. Puntando su giovani del territorio, dando loro la possibilità di crescere e migliorarsi giorno dopo giorno, si è arrivati fino a qui. Un percorso non semplice, dove fondamentale è stata la regia di dirigenti e tecnici che hanno creduto nella qualità di tanti ragazzi che ora si confronteranno con il top del panorama tennistico italiano. Una scuola di addestramento, presieduta dal direttore tecnico Giugiu Massola, che fra componenti maschili e femminili conta più di cento allievi e che nella stagione che andrà a cominciare potrà vantare entrambe le squadre in Serie A1. Un risultato di prestigio, soprattutto in un momento storico dove il tennis italiano sta recitando un ruolo di assoluto protagonista anche in ambito internazionale.
Sono stati mesi fantastici per il tennis piemontese. Torino per lunghe settimane ne è stato il palco principale con l’organizzazione delle Nitto Atp Finals e i gironi di Davis Cup Finals. In tutto questo la Canottieri di A1 femminile centrava un incredibile sei su sei nella regular season qualificandosi per una storica semifinale contro il Tennis Club Parioli. L’infortunio della giocatrice rumena Mihaela Buzurnescu ha pesato non poco nell’economia della sfida ma Stefania Rubini, Lisa Pigato e Greta Rizzetto hanno venduto cara la pelle fino alla fine contro una squadra che poi nella finalissima di Cesena ha conquistato il titolo di campione d’Italia. Certo è, che migliorare un terzo posto assoluto nella prossima stagione non sarà semplicissimo, ma non bisogna dimenticarsi la carta a sorpresa che può vantare la Canottieri. Il tecnico nazionale Giulia Gabba nel 2020 riuscì a portare a Casale Monferrato Sara Errani, quest’anno ai box per un’infiammazione alla spalla. Un nome che ha scritto la storia azzurra in questo sport e che per un intero territorio può diventarne un volto a dir poco trainante.
La scorsa estate le telecamere dell’emittente tv SuperTennis hanno realizzato un bellissimo servizio all’interno del programma “Circolando” nella quale due ex tennisti professionisti come Giorgio Galimberti e Stefania Chieppa presentano i migliori centri sportivi d’Italia.
La Canottieri Casale con la sua storia ultracentenaria non poteva non essere uno di questi. Un connubio reale con la città ed i suoi abitanti che ha fatto emergere anche nella puntata televisiva un dato davvero particolare. Circa l’8% della popolazione casalese è associata al circolo da sempre un fiore all’occhiello per lo sviluppo della disciplina sportiva e non solo. Qualche mese fa avevamo già parlato della sezione Canottaggio che si sta nuovamente affermando a livello regionale e nazionale, mentre negli ultimi mesi si sta sviluppando anche un board impegnato nell’attività ciclistica.
Tornando al tennis, il direttore tecnico Giugiu Massola ha sempre avuto tre sogni nel cassetto. I primi due sono già stati realizzati nel tempo: vincere uno scudetto Under e avere entrambe le squadre impegnate nel massimo campionato nazionale. L’ultimo, il più prestigioso, manca ancora all’appello, e non è difficile da immaginarne il contenuto, considerando il risultato finale della compagine femminile che si è arresa a pochissimi passi da un successo che per la città avrebbe un qualcosa di leggendario. A testa bassa, pianificando e lavorando come sempre fatto nell’ultimo decennio, nulla appare impossibile per questa Società.