Tonco

Tonco, piccolo borgo, grandi tradizioni

Oggi vi raccontiamo di Tonco, piccolo borgo del basso Monferrato astigiano, ricco di storia e antichissime tradizioni contadine.

I documenti dimostrano che il nome Tonco è sicuramente esistito fino dall’anno 1000.

Con molta probabilità alle origini vi erano insediamenti di Liguri e Galli, che poi si integrarono prima ai Romani e poi alle popolazioni del nord durante le invasioni barbariche.

Cavaliere

I primi feudatari furono i signori di Tonco a cui appartenne il nobile Gerardo, che durante la prima crociata, seguendo gli ideali cavallereschi, partì per la Terra Santa e fondò un ospedale per pellegrini, l’ordine Ospitaliero di San Giovanni in Gerusalemme, detto di Rodi, che divenne poi il Sovrano Ordine Militare di Malta, considerato il più illustre e nobile fra gli ordini cavallereschi.  Visto il prestigio di questo personaggio storico, molte altre città rivendicano la paternità di Gerardo, ma documenti storici attestano che il beato Gerardo fu senza dubbio “italiano e precisamente di Tonco presso Asti”.

Risulta inoltre dai documenti che Gerardo di Tonco offrì “alla chiesa di San Nazario di Meirano un manso di terra lineato, prativo, arativo con boschi, sito tra la chiesa San Nazario e il borgo di Tonco a pochi chilometri dalla chiesa stessa” essendo egli in procinto di partire per il pellegrinaggio.

Caratteristiche a Tonco sono le piccole vie del centro storico con un susseguirsi di antichi portoni intarsiati e, nonostante sia un piccolo borgo, troviamo parecchie chiesette, una maestosa chiesa parrocchiale dedicata ai santi Maria Assunta e Giuseppe (costruita anche grazie al materiale recuperato dall’antico castello) e il santuario di Maria Ausiliatrice, il più piccolo santuario d’Italia.

Dell’antico castello, dopo la guerra di successione del Monferrato del 1617, rimangono alcuni tratti delle mura di cinta che si possono osservare percorrendo la parte più antica dell’abitato.

Molte le passeggiate panoramiche che partono dal paese; tra queste anche quella che conduce alla panchina gigante, la Big Bench detta “La Tunchina” (per raggiungerla parcheggiate nella piazza principale Vittorio Emanuele II e fate una bella passeggiata attraverso via Roma e via Monti) da qui si possono ammirare le colline del Monferrato con lo sfondo dell’arco alpino.

Ma l’elemento che ha reso celebre questo piccolo paesino è un’antichissima tradizione: la Giostra del Pitu.

È una manifestazione che nasce come rito propiziatorio che i contadini, alla fine dell’inverno, svolgevano per assicurarsi un raccolto abbondante nella nuova stagione.

La giostra rievoca l’antica usanza di scacciare gli spiriti maligni eleggendo un capro espiatorio, in questo caso il “pitu” cioè il tacchino. La parte centrale della manifestazione consiste nel processo, nella condanna e nel testamento del pitu ed è preceduta da un corteo storico.

È concesso al pitu un pubblico testamento, durante il quale il tacchino inizia un’ironica invettiva contro i vizi e difetti della comunità.

Un’occasione unica in cui anticamente i contadini potevano vivere l’illusione di una vita diversa, in cui era possibile dire ciò che pensavano; il feudatario, identificato nel pitu, concedeva ai popolani, purché non si superassero i limiti, di “sfogarsi” con questo rito.

Dopo la condanna del pitu l’impresa finale dei cavalieri è staccare il capo al simulacro, un fantoccio realizzato in tessuto che rappresenta il tacchino.

Al termine della giostra si da inizio al ballo del Brando, una danza tipica monferrina documentata fin dalla prima metà del ‘600.

Quest’anno la festa si terrà il 21 aprile, nel centro storico del paese.

Un paio di suggerimenti per degustare un po’ di cucina monferrina nel borgo:

Agriturismo la Corte di Gerardo (www.lacortedigerardo.it ha anche area camper e 4 camere per chi volesse pernottare)

Agriturismo Il balcone sul Monferrato (www.ilbalconesulmonferrato.com oltre al ristorante offre 4 camere per il soggiorno)

Altri due indirizzi per il solo soggiorno:

Alloggio vacanze Le ginestre e Villa Belforte

(Distanza da Moncalvo 15 km, da Grana Monferrato 14 km, dal Santuario di Crea 21 km, da Casale Monferrato 32 km)


Comune di Tonco
Uffici 0141 991044

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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