Nell’Alto Monferrato, alla destra del torrente Lemme e alla confluenza del rio Neirone, in provincia di Alessandria, si trova uno dei gioielli del Piemonte, il borgo di Gavi, ai piedi dell’Appennino ligure e vicinissimo al Parco naturale delle Capanne di Marcarolo.
Il piccolo ma grazioso centro di Gavi è famoso per le colline che lo circondano, dove viene prodotto il Cortese di Gavi DOCG, un bianco perfetto per un aperitivo o per un buon piatto a base di pesce o di formaggi locali.
Questo vino fu uno dei primi bianchi ad acquisire fama internazionale, grazie anche alla sua lunga storia, che inizia già dal Seicento, arrivando fino ai giorni nostri, momento in cui questo prodotto è stato particolarmente apprezzato, attirando ogni anno migliaia di turisti nella zona di produzione.
Il Cortese di Gavi viene prodotto in Piemonte, a ridosso del confine con la Liguria, ed è proprio questa particolare zona, accarezzata dalla brezza marina, a regalare al vino caratteristiche organolettiche tanto peculiari da renderlo davvero unico.
Oltre al buon vino, però, Gavi regala sensazionali paesaggi sulle sue dolci colline vitivinicole e magnifiche viste, come dal suo imponente Forte.
Si tratta di una costruzione difensiva realizzata dai Genovesi al di sopra di un più antico castello medievale, situata su un’aguzza collina, che la pone a strapiombo sulla vallata sottostante, dove si trova il centro storico di Gavi.
Secondo la tradizione, il castello medievale, su cui, successivamente, sorse la fortezza, fu eretto dalla principessa Gavina o Gavia (anche se il toponimo “Gavi”, con ogni probabilità, deriva addirittura dall’epoca pre-romana, con la stazione di Cavatium, divenuta, poi, Gavium in latino), al tempo delle occupazioni saracene e ungare. Gavina era di origine francese, tanto che il viale che conduce oggi al forte porta il nome di Monserito, ricordando il francese mon cheri.
Ma al di là della leggenda, è difficile risalire all’anno di costruzione del castello precedente, tanto che è stato ipotizzato che già in epoca pre-romana, in quel punto, vi fosse un avamposto di difesa, la cui storia, come spesso accade, si protrae fino alla costruzione del Forte vero e proprio.
La realizzazione dell’attuale Forte, però, non può essere temporalmente collocata con precisione: probabilmente, infatti, avvenne con gradualità, attraverso trasformazioni e aggiunte che si distribuirono nei secoli.
Attualmente il Forte è sede museale, dove periodicamente vengono organizzate visite guidate e rievocazioni storiche, così da scoprire la sua storia e il modo di vivere che esisteva al suo interno. Oltre alla visita, questa fortezza può essere ammirata anche da un altro punto del comune, ossia dal Santuario di Nostra Signora della Guardia, sul colle dei Turchini.
Questo luogo regala una vista straordinaria su Gavi e il suo Forte, ma anche sulle colline e borghi circostanti, come nel caso di Parodi Ligure. È, inoltre, particolarmente suggestivo al tramonto, quando si può ammirare al meglio un bellissimo panorama sull’arco alpino.
Distanza da: Ovada 21 km, Tagliolo Monferrato 22 km, Morsasco 30 km
Per altre info https://www.comune.gavi.al.it/it-it/vivere-il-comune#guida-turistica