Sono più importanti le risposte o le domande che ci poniamo nel corso della vita?
Dopo aver conosciuto Flavia Testa la risposta è… che in fondo la risposta non conta troppo!
E questo personaggio, prima con la sua essenza e la sua forza, poi attraverso la sua espressione artistica, ne è la prova, perché la sua vita è così piena di domande senza risposte certe e comunque così ricca e significativa.
Uno dei quesiti a cui per anni non ha avuto risposta, e che ancora oggi rimane parziale, è quello sulle sue origini.
Viene trovata da neonata a Teheran, negli anni ‘70.
Il padre adottivo, architetto, è un membro della famiglia Testa, i fondatori del più grande gruppo di comunicazione italiano nel mondo, che in quegli anni è proprio in Iran con le Nazioni Unite per costruire scuole.
Questa piccola dalle origini incerte (un test del DNA le rivelerà poi un 98% di Persia nelle vene) inizia a viaggiare con i neogenitori: Honduras, Salvador, Guatemala, Haiti, Panama, Messico e infine Canada, dove vivranno stabilmente, conoscendo nel frattempo l’Europa e l’Italia in particolare, terra natia di mamma e papà.
Negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, Flavia assorbe come una spugna tutto ciò che vede e che sente in giro per il mondo.
E forse proprio il fatto di non essere certa delle proprie origini le permette di impregnarsi di tutte le culture che incontra, eliminando i confini fisici e mentali.
Osservando le sue opere si percepisce fortemente questa contaminazione.
Il suo senso di non appartenenza, che lei ha accettato, l’ha resa equilibrata e flessibile.
È come un albero in grado di spostarsi con le sue radici, capace di adattarsi a qualunque terreno e a qualunque latitudine.
Probabilmente questo suo particolare percorso le permette di essere così centrata, e inoltre la sua creatività artistica, che allena e mette alla prova continuamente, è una terapia con cui si rigenera.
Sembra una bambina saggia, con ancora negli occhi la capacità di meravigliarsi, ma con la forza data dall’esperienza.
Estremista dell’onestà e paladina della comunicazione, ha fatto della sua arte il suo specchio: complessa, emotiva, cruda, a volte leggera e altre volte toccante e commovente.
Sempre, comunque, provocatoria e senza limiti.
Una pittura non accademica e non schematizzabile, che le permette di fare ordine laddove c’è caos.
A volte addirittura un’arte predittiva, che le rivela qualcosa che consciamente non sa ancora.
Nei suoi disegni trova le uniche risposte certe della sua vita, perché tutto ciò che è dentro di lei spinge per uscire ed emergere sulla carta e, una volta espresso, per partire.
Flavia, infatti, spedisce le sue opere in tutto il mondo e i suoi acquirenti, con cui instaura sempre un rapporto duraturo, diventano testimoni delle sue verità.
Così c’è una parte di lei ovunque, anche ora che ha scelto come casa per lei e per i suoi atelier il Monferrato.
Un territorio che per lei (e per noi) incarna la bellezza e la genuinità.
E questa è una delle poche risposte che contano!
Potete visitare i suoi atelier monferrini a Montemagno e a Vignale, contattandola via e-mail all’indirizzo flavia@flaviatesta.com o al numero +39 334 2950757
Nel frattempo seguite il suo attivissimo profilo Instagram:
@flaviatestainternational
E visitate il sito www.flaviatesta.com