Persone sensibili, professionalità e conoscenza, l’arte del buon governo, lungimiranza, buonsenso, sono alcuni ingredienti contro il degrado culturale e del paesaggio.
Così, un’associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie” di Castelnuovo Don Bosco, con il suo Presidente, il botanico Franco Correggia, con il favore dell’amministrazione comunale di Piovà Massaia, che ha accolto e condiviso l’appello per la salvaguardia di un particolare ambiente sito nel territorio, sottoscritto da oltre settanta specialisti di elevata caratura scientifica e con la disponibilità di una parte dei proprietari delle aree, unitamente, hanno siglato una “buona pratica”, la protezione di un autentico gioiello ambientale naturalistico miracolosamente sopravvissuto: il Lago Freddo. Un alneto impaludato di ontano nero, racchiuso tra i boschi della regione Santonco, una formazione forestale igrofila che rappresenta, in termini di varietà biologica e valenze ecologiche, uno dei siti più interessanti della provincia di Asti. Un ambiente antico, primario, ricco di biodiversità vegetale, fungina e animale, che include un vasto contingente di specie rare, indicato come habitat di interesse prioritario nelle direttive europee.
Venne disposta una raccolta fondi per mettere insieme una cifra utile all’acquisto delle particelle dell’alneto, una sorprendente colletta dallo straordinario successo, fruttata quasi il doppio dei denari necessari ad acquisire le cinque particelle di terreno in vendita, permettendo così di programmare anche l’acquisto delle ulteriori, e ultime tre che lo caratterizzano. Il 29 maggio 2020 presso lo studio del notaio Bertone, appena riaperto dopo il periodo di lockdown, fu così formalizzato l’atto di acquisto dei terreni che costituiscono il 55% dell’alneto impaludato di Lago Freddo. Dalla scorsa primavera pertanto, un’ampia parte del biotopo forestale umido appartiene in comproprietà a Pro Natura e Legambiente: l’alneto e i suoi contenuti di biodiversità non rischiano più di essere compromessi e devastati, ma saranno oggetto di rigoroso rispetto e di attenta conservazione.
Grazie a questo primo intervento nell’ottobre 2020, nell’ambito della “Giornata Europea del Patrimonio”, l’amministrazione comunale e le tre associazioni intervenute hanno ricevuto il Premio “Alfiere del Paesaggio”, istituito dall’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, un importante riconoscimento rivolto a persone ed enti che con il loro comportamento e le loro scelte di vita hanno dato un contributo significativo alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio paesaggistico. Non va inoltre dimenticato che questo importante intervento di conservazione ambientale è avvenuto anche grazie al contributo di numerose genti, “semplici cittadini”, che hanno aderito alla raccolta fondi e sostenuto una buona pratica, del vivere comune. L’opera di tutela dell’area di Santonco è stata e continuerà ad essere possibile solo con la partecipazione dei più, poiché le persone, sono il cambiamento!