Maranzana si ripopola da aprile a settembre di insoliti personaggi
Siete mai stati a Maranzana? Probabilmente questo nome vi risuonerà insolito. Oppure no. Il merito, senza dubbio, è di un gruppo di volenterose donne del piccolo paese della provincia di Asti, che qualche anno fa, ha deciso di creare un progetto alquanto singolare. Maranzana, che confina con i più noti Cassine e Alice Bel Colle, è stato ribattezzato “Il Paese dei Babaci” e di colpo, dopo esser salito alle cronache del giornalismo regionale, è diventato meta di tantissimi curiosi e non solo.
“Babaci” in piemontese significa “pupazzi” ed il termine spesso viene utilizzato con ironia per indicare un personaggio da non prendere troppo sul serio. Per ravvivare alcuni angoli del Paese, intristito ormai dal continuo spopolamento che ha subito negli ultimi anni, ecco l’insolita trovata. Sono stati realizzati e sistemati in diversi angoli dell’antico borgo alcuni babaci di pezza (pupazzetti di stoffa imbottiti e decorati da vari materiali di fortuna) con l’intento di accogliere in maniera differente i forestieri quasi a voler “sostituire” goliardicamente gli abitanti di un quasi Paese Fantasma del Monferrato. Un’iniziativa spontanea, senza fini di lucro, che ha avuto un successo insperato. Ce ne sono di ogni tipo, adagiati sui davanzali di alcune case di comuni cittadini maranzanesi, oppure se ne possono trovare altri nei luoghi più caratteristici. Qualcuno dice che ce ne siano addirittura 150 ma bisogna fare attenzione. I babaci da ottobre a marzo vanno in letargo per cui il prossimo weekend è l’ultimo da sfruttare per vivere un’esperienza diversa dal solito.
Il Paese, che oggi raggiunge a malapena 300 abitanti, può vantare di una grande collaborazione e lungimiranza dei suoi commercianti. Dal sito ufficiale de “Il Paese dei Babaci” www.ilpaesedeibabaci.it si può prenotare “il Disnè”, il kit ufficiale del pranzo al sacco maranzanese. Il ritiro avviene presso le sale del Castello, un monumento imponente e ben conservato datato 1300 e che domina la collina sulla quale è stato costruito. Da qui parte il Sentiero del Papa, tappa imperdibile per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta e si arriva fino al Bosco delle Sorti, dove ad aspettarvi per mangiare al Casotto delle Ginestre ci sarà il Babacio Boscaiolo.
Maranzana ha anche il suo biscotto ufficiale fatto con il mosto di Moscato a forma ovviamente di pupazzo. In più in questa zona durante la stagione autunnale si va a caccia di tartufi bianchi ed è possibile organizzare esperienze di cerca con le varie tartufaie attrezzate. Se è vero che la natura in Monferrato offre già dei veri e propri capolavori, qui la creatività umana ha davvero fatto la differenza. Per chi arriva da più lontano è disponibile un’area attrezzata di sosta per pullman e camper mentre per chi vuole rilassarsi qualche ora in più è possibile pernottare nella casa vacanze Old Baking House e nel B&B-Agriturismo Ma che bel Castello.